giovedì 7 luglio 2016

DIALÉTU BURGHÉESE AGNI ‘30 di Franco D’Imporzano

Sanremo - U Cian

«Lei forsci ci averà fina ragione
diixèndo che il dialetto vesse amato.
Me, che son sanremasco e son restato
fedele un poco ascì alla tradissione,

lo parlo, con gli amiixi, allo scopone
quando vado al caffè dopo mangiato,
ma in casa no! Mia mollie fa uno sciaràto
se sente me che adòvero il giargone.

Pensare ch’essa è nata qui ino Ciano…
Ma si è affissata e avòra ha nel begone
che il petalusso parli in buon tagliano.

Me mi dispiàixe un po’, ma a la strussione
di mio fillio anche me ci do una mano:
il progresso è progresso, trondinòne!»



Franco D’Imporzano – Dialetto di Sanremo


DIALETTO BORGHESE ANNI ‘30

«Lei forse avrà persino ragione
dicendo che il dialetto dev’essere amato.
Io, che sono sanremasco e sono rimasto
fedele un poco anche alla tradizione,

lo parlo, con gli amici, allo scopone
quando vado al caffè dopo mangiato,
ma in casa no! Mia moglie fa una scenata
se sente che parlo come i nostri vecchi.

Pensare che lei è nata qui in u Cian…
Ma si è fissata e adesso ha la mania
che il pargoletto parli un buon italiano.

A me un po’ dispiace, ma all’istruzione
Di mio figlio anch’io collaboro:
il progresso è progresso, perbacco!»

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