«Lei forsci ci averà fina
ragione
diixèndo che il dialetto
vesse amato.
Me, che son sanremasco e son
restato
fedele un poco ascì alla
tradissione,
lo parlo, con gli amiixi,
allo scopone
quando vado al caffè dopo
mangiato,
ma in casa no! Mia mollie fa
uno sciaràto
se sente me che adòvero il
giargone.
Pensare ch’essa è nata qui
ino Ciano…
Ma si è affissata e avòra ha
nel begone
che il petalusso parli in
buon tagliano.
Me mi dispiàixe un po’, ma a
la strussione
di mio fillio anche me ci do
una mano:
il progresso è progresso,
trondinòne!»
Franco
D’Imporzano – Dialetto di Sanremo
DIALETTO BORGHESE ANNI ‘30
«Lei forse avrà persino
ragione
dicendo che il dialetto dev’essere
amato.
Io, che sono sanremasco e
sono rimasto
fedele un poco anche alla
tradizione,
lo parlo, con gli amici,
allo scopone
quando vado al caffè dopo
mangiato,
ma in casa no! Mia moglie fa
una scenata
se sente che parlo come i
nostri vecchi.
Pensare che lei è nata qui
in u Cian…
Ma si è fissata e adesso ha
la mania
che il pargoletto parli un
buon italiano.
A me un po’ dispiace, ma all’istruzione
Di mio figlio anch’io
collaboro:
il progresso è progresso,
perbacco!»
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