mercoledì 27 gennaio 2010

Supplica comunale

Rudy

Lettera di sensibilizzazione ai proprietari di animali domestici
18/01/2010

L’amministrazione Comunale ha inviato una lettera a tutti i possessori di animali domestici, ed in particolare ai possessori di cani, al fine di chiedere maggiore collaborazione nel mantenere decorosamente tenuto il Centro Storico facendo leva sulla loro nota sensibilità.

La lettera riporta: “Cari concittadini, scrivo questa lettera per chiedere anche il vostro aiuto a porre rimedio ad una situazione che sta diventando difficile da sostenere e tollerare in quanto degrada l’immagine del nostro paese, crea disagio a tutti gli abitanti e visitatori del centro storico oltre ad un danno economico alle casse comunali. Da tempo si è notata la presenza di alcuni cani che, girando liberamente nelle vie e piazze del nucleo storico e nel centro abitato, ne sporcano in maniera indegna e sistematica le pavimentazioni scatenando numerose e giustificate lamentele da parte della cittadinanza e causano problematiche di igiene e salute pubblica. Nell’ottica di voler salvaguardare la pacifica convivenza nell’abitato urbano, con la presente, si invitano tutti i proprietari di cani ad osservare scrupolosamente le buone norme di senso civico ed il dettato dell’ordinanza sindacale n° 6 del 2003 mantenendo i propri animali domestici, in particolare i cani, al guinzaglio e provvedendo alla pronta rimozione delle deiezioni su suolo pubblico. Quanto sopra al fine di salvaguardare i normali principi di buona educazione e rispetto tra cittadini oltre a contribuire a mantenere pacifici rapporti di convivenza nell’abitato. Si ricorda che il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale n° 6/2003, qui allegata in copia, è passibile della sanzione pecuniaria prevista dalla stessa. Si ricorda inoltre che la presenza di cani trovati a vagare liberamente su vie e piazze sarà prontamente segnalata all’Asl competente ed al canile comprensoriale che ne effettuerà il prelievo. Copia della presente viene inviata al personale dipendente comunale con il compito di vigilanza. Certi che vorrete comprendere le ragioni di pubblico interesse che hanno spinto l’Amministrazione Comunale ad assumere questo provvedimento si porgono sinceri e cordiali saluti. Il Sindaco Roberta Guglielmi”

Avendo anch'io ho ricevuto la lettera, mi sono permessa di rispondere così:

Spett. Comune di Vallebona,
ricevo una lettera cartacea che mi sollecita una collaborazione al problema delle defecazioni dei cani, in particolare nel centro storico.
Per l'ennesima volta, sono a ricordare che nessuno ha dato impulso alla soluzione del problema più della sottoscritta che, nel 1998, regalò 10.000 guanti di nylon da distribuire ai possessori di cani, quale incentivo all'educazione civica rivelatasi nel tempo assai lacunosa e sostenedo una spesa personale di L. 220.000.
Si possono fare multe, si possono appendere pappardelle di leggi, ma se molto più semplicemente si desse una mano a coinvolgere il cittadino invece che troneggiare dall'alto, sarebbe senza dubbio più proficuo.
Per quanto mi riguarda, il mio cane non frequenta il centro storico ed è solito espletare i suoi bisogni nelle campagne che circondano l'abitazione.
Sull'argomento, quindi, chiedo di non essere più presa in giro e di evitare comunicazioni-boomerang, oltre che spreco di tempo, di carta e di spese postali.
M. Pia Viale

domenica 24 gennaio 2010

Una cittadina tedesca si lamenta della scarsa pulizia del paese

U carugiu longu - Via Giuseppe Guglielmi

"Sono una cittadina tedesca e ho affittato un appartamento nel borgo di Vallebona con l'intenzione di comprare e trasferirmi definitivamente.
Nulla da dire per il clima e l'accoglienza dei cittadini di Vallebona, ma per quanto riguarda la pulizia delle strade devo dire che è un vero scandalo. Da giorni i cestini sono coperti per non far buttare le carte, le strade non vengono spazzate e che dire piene di escrementi di cane per l'inciviltà dei padroni e anche perchè nessuno le pulisce.
Penso proprio che andrò in un altro comune della riviera, grazie sindaco di avermi fatto vedere il lato negativo di questo splendido paese."

Una cittadina tedesca
22/10/2010

Vi chiederete perchè metto in cattiva luce il mio paesello... Un motivo c'è.
Nel lontano 1998 ho acquistato e regalato al comune di Vallebona 10.000 guanti, tipo quelli che si usano nei supermercati per approvvigionarsi di frutta e verdura, da distribuire ai possessori di cani per la raccolta dei loro escrementi. Ma non basta: avevo allegato una lettera accompagnatoria in cui specificavo che non sarebbe bastato mettere degli avvisi affinchè tali possessori andassero a prelevare i guanti in comune e suggerivo di consegnare direttamente a domicilio i guanti, visto che non era poi così difficile individuare coloro che possiedono un cane nel centro storico. Ne sarebbe conseguito che l'attitudine indotta avrebbe favorito l'abitudine al comportamento e la possibilità di multare senza remissione chi avesse trasgredito. Invece furono blandamente affissi due avvisi ai quali, penso, nessuno abbia risposto e il paese, a distanza di dodici anni, si ritrova come descrive la cittadina tedesca.
Avevo speso L. 220.000, ma avrei permesso di risparmiare alla colettività ben 10.000 merde!
E pensare che non ho alcun interesse a vendere case...

sabato 9 gennaio 2010

E adesso che Ercole non c'è più...

Moto Guzzi Ercolino di Ercole Guglielmi

...che ne sarà del suo Ercolino?
Ercole ci ha improvvisamente lasciati e il suo motocarro, solitamente parcheggiato in Piazza Marconi, dovrà subire una destinazione.
Dopo il restauro della Piazza, era sempre parcheggiato sotto l'ulivo di recente impianto, e la simbiosi era forte, tanto che i turisti provenienti da ogni dove, lo fotografavano incuriositi e rimanevano alquanto stupiti se si diceva loro che era ancora funzionante.
Ma adesso Ercole non c'è più e il motocarro non verrà più utilizzato dai suoi eredi, i quali, in prima battuta, hanno espresso la loro disponibilità ad un eventuale donazione al comune del cimelio, purchè sia destinato a "monumento".
Piazza Marconi ha subito rifacimenti che hanno stravolto il suo assetto di un tempo.
E' opportuno, una volta per tutte, esprimere i pro e i contro di quell'intervento.
Indubbiamente interessante si è rivalato il restauro sute e ouge (sotto le logge), che ha valorizzato la pietra a vista delle volte e il pavimento a tondini di pietra.
La fontana incastonata nel muro di pietra della Via antico frantoio, per quanto abbia introdotto un elemento di notevole modernità rispetto al contesto, è assorbita bene dalla vista.
Gli interventi veri e propri sulla piazza, invece, hanno peccato in diverse direzioni.
Andiamo per ordine:
1) sono stati costruiti nuovi bancheti (gradini) che la maggior parte della gente ha subito definito "loculi", in quanto presentano sagome spezzate affatto in armonia con quelli pre-esistenti, che ripotavano evidenti elementi di rotondità. Osceno aver demolito il banchetu sulle Crote, quello proprio davanti al magazzino di Ercole, che aveva una forma splendida, con quella "pellicola" di bocciardato consumato dagli anni e dai culi che vi si sono seduti, nonchè una misura comodissima a starvi seduti: d'altronde le quote sono andate a farsi benedire, per cui era anche comodo sciacà tùtu.
2) è stato impiantato un ulivo ed è stato posato un vistoso masso di pietra di granito al centro della Piazza che precludono in ogni modo la possibilità di giocare au balùn, una delle più importanti tradizioni del paese che, per quanto sopravviva a fatica, valeva la pena di lasciare l'opportunità del gioco anche solo per una partita dimostrativa di tanto in tanto.
La recente costruzione dello sferisterio di San Biagio ha invogliato dei ragazzi a praticare questo sport; questi però si sentono penalizzati perchè al loro paese non dispongono della piazza per giocare.
3) per coprire un rubinetto da cui attingere l'acqua per lavare il paese, è stato costruito un banchetu apposta, esattamente nel punto in cui si posizionava il giocatore per ricacciare la palla: per un appassionato di quel gioco, ogni volta che lo guarda, è come una coltellata!
Tralascio il commento sullo stile, viste già le disarmonie di cui sopra...
4) la piazza non è illuminata: ma chi ha mai visto un luogo destinato all'aggregazione, soprattutto nei periodi estivi, privo di illuminazione? Il fervore estetico di apporre luci dal basso ha dato un ulteriore prova dell'interesse per la forma e del non considerare affatto la sostanza;
5) nell'intento di rappresentare i quattro elementi naturali, sono state messe due pale eoliche, ma un piccolo borgo come il nostro aveva bisogno di andare a cercare significati universali? non era meglio se si fosse cercato di rispondere ad una simbologia locale, rispettando anzitutto le sue tradizioni e le sue esigenze?
E' stato messo un ulivo e poi significati cosmici... L'ulivo, a Vallebona, paese in passato povero di acqua e vicino al mare, era considerato l'albero della fame, perchè la mosca faceva ogni anno strage di raccolti... Molte persone avevano vissuto l'esperienza della caduta dall'albero, compromettendo per sempre la loro salute e qualcuno ci ha rimesso pure la vita.
Con l'avvento della floricoltura gli scrupoli al taglio delle piante è stato minimo se non addirittura nullo. Si può poetare all'infinito, se si vuole, ma la realtà ha delle risposte talmente chiare che è ingenuo non leggerle!
6) nonostante in fase di progettazione qualcuno avesse sollevato il problema che pavimentare con tondini di pietra il tratto di piazza antistante la chiesa creasse un notevole disagio per i disabili e per gli anziani, è stato risposto che modificare quella progettazione sarebbe stato antiestetico!
7) la zona fògu du bambìn: le pietre che circondano per due terzi il cerchio dove si accende il fuoco nel periodo natalizio, impediscono l'avvicinarsi della gente al falò. Stare al di qua del cordolo si sente poco calore e la separazione dal fuoco, oltrepassarle si è troppo vicino. La gente è sempre stata attorno al fuoco a 360 gradi, ora quello spazio è ridotto ad un terzo, così come si è ridotto lo spazio per accatastare la legna, per cui anche questa tradizione è stata penalizzata...
E non dico altro.
Solo un'ultima cosa: esiste tanta di quella bellezza nell'invisibile che cercarla ostinatamente nell'esteriorità è sterile, superficiale e stupido.
Oppure che si faccia in modo che sia "vera bellezza estetica" e non pasticci.
"Gli specchi per le allodole inutilmente a terra balenano ormai..."