domenica 5 aprile 2015

PASCA di Aldo Bottini


                    A lüna de marsu a l’è za runda
            e a s-ciuisce a prima i söi curùi.
            I turna a vive da Pasca e tradissiùi
            che int’u tempu e raiixe i l’afunda.

            Andà pe’ sepürti a pià i perdùi,
            au son de sgrìssure e de tarambèle,
            mentre i frisciöi, da mile paele,
            per l’aria guruuxi i spantéga i udùi.

            I sèrne e done, tra e sciure ciü bèle,
            i recamaöve. Versu e funtane
            i curre e gente a bagnasse e parpele

            cand’ u Gloria u derliga e campane.
            Ascì se avura u l’è tütu scangiau
            Pasca a l’è amù: sercamu de dane!



           Aldo Bottini – Dialetto di Sanremo


             PASQUA


            La luna di marzo è già piena
            e la primavera apre i suoi colori.
            Rivivono le tradizioni della Pasqua
            che affondano le radici nel tempo.

            Andar per sepolcri a prendere le indulgenze,
            al suono di sgricciole e tarabelle,
            mentre le frittelle da mille padelle
            per l’aria spandono i golosi odori.

            Scelgono le donne i fiori più bèlli
            per decorare le uova. Versu le fontane
            corre la gente a bagnarsi gli occhi

            quando il “Gloria” scioglie le campane.
            Anche se oggi è tutto cambiato
            Pasqua è amore: cerchiamo di darne.



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