mercoledì 25 ottobre 2017

DIXEIVA A MAE BESAVA di Edoardo Firpo

                                            
 “Dixeiva a mae besava                                              
- rangotan d’unna vegetta -                                         
che i vegi èn comme stanchi pellegrin              
tutti diretti verso o camposanto:                                  
e ciù son vegi e ciù ghe son vixin.                                
- E mi – a dixeiva – poi che son stravegia,                  
e son tosto soti comme unna nègia,                             
son zà là da-i rastelli e tegno in man                            
l’anello, e se me vegne de stranuà,                          
daggo un streppon, reciocca o campanin,                  
te me vegnan a-arvi e me fan intra.”                            



Edoardo Firpo – Dialetto di Genova


DICEVA LA MIA BISAVOLA

“La mia bisavola diceva
- vecchietta borbottona –
che i vecchi sono come pellegrini affaticati
diretti tutti verso il cimitero:
e quanto più son vecchi tanto più vi son vicini
- Ed io – aggiungeva – poiché sono stravecchia,
e sono sottile quasi come un’ostia,
son già là vicino ai cancelli e ho in mano
l’anello, e se mi viene da starnutire,
do uno strappo, rintocca il campanile,
vengono ad aprirmi e mi fanno entrare.”

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