venerdì 22 settembre 2017

PE’ GRAÇIA RÉÇÉVÜA di Marco Scullino


Séire ch’u passàu
u réturna a gran bufurùi
e i caciavui cu’i cai
ch’i bàuna â nöte
i scciopa in ürtimu crepu
pe’ in presente de còuse maròute.
Séira de ventu luntàn,
da fa sgurrà i régordi
sut’â sciumbria d’in pin
e pruteze chelu pecìn ch’u s’adorme.
E u se scorda d’ê nìvure e tramunti,
e fina i munti
cin de negia int’u luntàn
i paresce prie negre
ciantae davanti a in autru dumàn.
Alura, pe’ fa stu cadru
ciü lengéiru e pàixu
m’assonu adaixu
int’e l’òura de sta séira
aiscì mi.
E dumàn serà turna matìn,
e turna mezudì.
E tütu u recumenserà a spantegasse
da in bufurùn stentu de ventu,
int’in mumentu pecìn
de graçia e verità.



Marco Scullino - Dialetto di Ventimiglia
Premio Comune di Vallebona a U Giacuré 2017 con la seguente motivazione:
Nel soffio del vento i ricordi assumono una connotazione inquietante: allora era un bambino che si addormentava e dimenticava nuvole e tramonti e tutto attorno regnava l’incertezza di un nuovo domani. Ora però il bambino è diventato uomo ed il quadro si è alleggerito e pacificato: le forze vitali lo aiutano ad aspettare un nuovo mattino, un nuovo giorno. Quel soffio di vento inquietante si trasformerà in un attimo di grazia e di verità. Gli inevitabili passaggi esistenziali sono affidati alla metafora del vento, che porta e al tempo stesso dissolve. L’uomo coglie a seconda dell’età.

                                                      
PER GRAZIA RICEVUTA

Sere che il passato
ritorna a grandi soffi di vento
e i cacciatori con i cani
che abbaiano alla notte
esplodono un ultimo colpo
per un presente di cose malate.
Sera di vento lontano,
da fare scivolare i ricordi
sotto l’ombra di un pino
e proteggere quel piccolino che si addormenta.
E si scorda delle nuvole e dei tramonti,
e persino i monti
pieni di nebbia nel lontano
sembrano pietre nere
piantate davanti a un altro domani.
Allora, per fare questo quadro
più leggero e pacificato
mi assonno adagio
nella brezza di questa sera
anche io.  E domani sarà di nuovo mattina,
e di nuovo mezzogiorno.
E tutto ricomincerà a spargersi
da un soffio soffocato di vento,
in un momento piccolo
di grazia e verità.  

Nessun commento: