
Da oltre cinquant'anni l'economia prevalente di Vallebona è quella floricola.
Si sono alternate coltivazioni di diverse tipologie di fronde, sia verdi che fiorite, ed ai giorni nostri dominano la scena la ginestra e il ruscus.
Di anno in anno si assiste ad un lento e progressivo declino che crea un'incertezza sulle sorti locali abbastanza fastidiosa ed inquietante.
Vivere il presente è la regola, ma pensare al futuro è inevitabile. Nell'ipotesi in cui questo settore non garantisse più la sopravvivenza, molte persone, molte famiglie sono costrette a chiedersi "che fare?"
Propongo, con questo post, una riflessione: sono più di vent'anni che l'amministrazione locale investe nel centro storico, da cui dovrebbe conseguirne un indotto sulle economie, ma ahimé, al di là delle vendite delle case o della locazione, nessuna economia ha decollato... anzi, si sono ulteriormente ridotti i commerci che in passato hanno avuto momenti di tranquilla gestione.
E allora, secondo me, è giunto il momento di unire le forze per "inventarsi" qualcosa, il momento di provare a riflettere se può essere possibile introdurre in questa comunità un'idea sulla quale lavorare e trovare un rilancio e uno sviluppo, che possa creare lavoro, vita commerciale anche in piccoli punti del centro storico e da questa peculiarità dilatare altre realtà, altre economie.
Si potrebbe partire anche fondando una "scuola" di artigianati o mestieri, anche se ciò non fa parte della locale tradizione. Si potrebbe dare una svolta all'agricoltura abbandonando la campagna, lasciandola riposare per qualche decennio affinchè si disintossichi da tutto lo sfruttamento e l'inquinamento di cui è stata vittima finora, si possono tante cose, basta saperci pensare su a dovere e insieme.
Io un'idea ce l'avrei, ma prima vorrei conoscere altre opinioni, poi mi esprimerò.
Si sono alternate coltivazioni di diverse tipologie di fronde, sia verdi che fiorite, ed ai giorni nostri dominano la scena la ginestra e il ruscus.
Di anno in anno si assiste ad un lento e progressivo declino che crea un'incertezza sulle sorti locali abbastanza fastidiosa ed inquietante.
Vivere il presente è la regola, ma pensare al futuro è inevitabile. Nell'ipotesi in cui questo settore non garantisse più la sopravvivenza, molte persone, molte famiglie sono costrette a chiedersi "che fare?"
Propongo, con questo post, una riflessione: sono più di vent'anni che l'amministrazione locale investe nel centro storico, da cui dovrebbe conseguirne un indotto sulle economie, ma ahimé, al di là delle vendite delle case o della locazione, nessuna economia ha decollato... anzi, si sono ulteriormente ridotti i commerci che in passato hanno avuto momenti di tranquilla gestione.
E allora, secondo me, è giunto il momento di unire le forze per "inventarsi" qualcosa, il momento di provare a riflettere se può essere possibile introdurre in questa comunità un'idea sulla quale lavorare e trovare un rilancio e uno sviluppo, che possa creare lavoro, vita commerciale anche in piccoli punti del centro storico e da questa peculiarità dilatare altre realtà, altre economie.
Si potrebbe partire anche fondando una "scuola" di artigianati o mestieri, anche se ciò non fa parte della locale tradizione. Si potrebbe dare una svolta all'agricoltura abbandonando la campagna, lasciandola riposare per qualche decennio affinchè si disintossichi da tutto lo sfruttamento e l'inquinamento di cui è stata vittima finora, si possono tante cose, basta saperci pensare su a dovere e insieme.
Io un'idea ce l'avrei, ma prima vorrei conoscere altre opinioni, poi mi esprimerò.