sabato 10 luglio 2010

Meglio un giorno da leoni...

Ape in fiore - edizione 2009

Addobbare un intero paese di fiori e punti vari di accoglienza è un grande dispiegamento di energie. La manifestazione, nata come Percorso fiorito e come Concorso di addobbo floreale, per un paio d'anni ha avuto organizzatori diversi da quelli odierni, che sono subentrati con una mossa ancora oggi poco chiara ai più, ma sia...
Il concorso, motore della manifestazione, è stato presto abbandonato e, grazie ad un incaricato pagato dal comune per curare l'immagine del paese, sono state individuate e realizzate altre idee per questa esposizione.
In effetti l'Ape si è sempre prestata benissimo al ruolo, anche se dopo tre edizioni rischia di cadere nella monotonia e nella ripetitività, come i concorsi floreali, del resto, perchè, nonostante la bellezza che essi esprimono, a lungo andare, stufano.
La pubblicità è l'anima del commercio e grazie al cielo questa manifestazione non si priva di nulla: da settimane le affissioni locali sono monopolizzate e anche sulla costa non ci sono dubbi sull'imminente vetrina delle Ape in festa a Vallebona.
Quanto costi il tutto non s'ha da sapere, ma non è difficile immaginarlo.

...che cento anni da pecore

XIII edizione di "Vallebona ospita U Giacuré"

Anche Cenerentola, ovvero "A Cria", si appresta alla sua classica serata di poesia dialettale e musica in piazza. Toni soffusi, fedeltà dei partecipanti, il Premio all'Autore, un pò di fresco e di rinfresco, un regalino a tutti i partecipanti... stando attenti al centesimo, perchè per lei di soldi non ce ne sono. I 300 euro annui di quello stesso comune che ostenta e blaga nel suo giorno da leoni, debbono essere centellinati per i cento giorni da pecore degli altri.
Un bel limite all'attività dell'Associazione, che per i legami coltivati con alcune associazioni dei dintorni, quali Gli Amici di Francesco Biamonti, e le conoscenze acquisite soprattutto nel mondo dei letterati, ce ne sarebbe di che eleggere Vallebona nell'olimpo della cultura, solo che esistesse una stanza adeguata per accogliere presentazioni di libri, incontri culturali e mostre d'arte di largo richiamo.
Ma la cultura non fa testo. Anzi, a volte è un problema se alle amministrazioni viene chiesto di apporre delle tabelle inerenti gli studi di astronomia di Gian Domenico Cassini e casualmente non fanno pendent con l'architettura del paese...
E allora è meglio spendere un bel gruzzolo per un giorno da leoni ad uso e consumo dei convenuti, per rimediare un pò di complimenti per la "raffinatezza" organizzativa e riuscire magari a vendere un appartamento a chi si "innamora" di questa Vallebona così ben vestita a festa, invece che vivere cento giorni da pecore cercando di trasmettere valori che il tempo saprebbe conservare come preziosa costruzione di un'identità riconosciuta e riconoscibile.
Specchio dei tempi.


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