Mi sono chiesta molte volte cosa si nasconda dietro la dicitura "Popolo delle libertà", perché mi è sorto un dubbio: dietro una certa definizione, altro non si nasconde che l''esatto contrario dell'affermazione.
Infatti è vero che esiste un popolo della libertà, ma non è esattamente quello che si manifesta dietro a quella definizione, anzi quel popolo ne è l'esatto contrario.
Ci sono momenti nella vita dell'uomo in cui la libertà si manifesta in quanto tale e che non ha nulla da spartire con la propaganda dilagante: sarebbe interessante lasciare veramente lo spazio di espressione ad ognuno ed allora, e solo allora, si potrebbe realmente capire dov'è e dove va il mondo.
E' estremamente limitante definire "libertà" ciò che si relega all'ordine precostituito. Quella non è affatto libertà, ma intanto c'è il potere che la usa, mentre invece è necessario avere il coraggio di ascoltare qualsiasi voce, soprattutto nella notte, quando un popolo, veramente grande e numeroso, si esprime e rivendica la sua ragion d'essere.
Persone, non necessariamente integrate e regolari, ma esistenti, che parlano, esprimono e rivendicano la loro ragion d'essere, mi rappresentano più d'ogni altro il popolo della libertà, e sono quelle che in ogni momento del giorno sono costrette alla repressione e al silenzio.
E' ora che finisca questa propaganda che, invece di dare voce, reprime.
Quella non è libertà, è regime.
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