lunedì 21 giugno 2010

Figli e figliastri

Bar Pizzeria "U Carugiu"

Nel periodo estivo, il Bar Pizzeria "U Carugiu" da anni attrezzava un dehors nel vecchio campo di bocce adiacente il locale, con copertura da rinnovarsi ogni stagione, perchè il Comune non consentiva un lavoro più "definitivo". Franco ed Elena si sono rimessi a quel volere, sostenedo ogni anno una considerevole spesa, sin tanto che un incendio ha devastato buona parte di quell'area, rendendola inutilizzabile.
Durante le ultime due estati, il servizio di ristorazione era effettuato sulla piazza antistante il locale ed era letteralmente un piacere cenare all'aperto, tra il via vai della gente e la vita che animava la piazza, che spesso nei paesi rischia di essere quasi sempre semideserta, soprattutto a Vallebona, dato che è scarsamente illuminata, per non dire espressamente "buia".
Ma quest'anno le cose sono andate ancora peggio. Alla richiesta di concessione del suolo pubblico da parte dei gestori è stato risposto "picche": niente ristorazione sulla pubblica piazza, tanto meno nello spazio che a Natale è riservato al fògu du bambin, in quanto "monumento". Se vogliono, possono ristrutturare il dehors, cosa che con le normative vigenti implicherebbe un investimento esosissimo e, con la stagione alle porte, sarebbe impensabile realizzarlo in tempo utile.
Eh sì, è facile fare figli e figliastri quando si gestisce il potere; più che altro è facile quando non si tengono in considerazione determinati fattori e vien più comodo bocciare, tanto "chissenefrega se questi qui se ne vanno in merda".
Quattordici anni di attività nel centro storico, collaborazioni alle attività sociali senza fiatare, sottomissione a qualsiasi ordinanza e per premio una bella bocciatura alla concessione di servire le pizze sulla piazza.
E pensare che è stata organizzata una rassegna di tre serate di "Musica in piazza" da svolgersi nelle domeniche di agosto proprio perchè ci sarebbe stata la presenza dei clienti della pizzeria in qualità di pubblico...
Ad essere troppo buoni ci si rimette e questa ne è una dimostrazione.
Da ultimo, la Festa della musica di stasera: 3 gruppi a suonare in rispettivi punti del paese, ma sulla piazza Marconi, la piazza de "U Carugiu", il vuoto e il buio: i figliastri non meritano proprio nulla.

6 commenti:

Susy M. ha detto...

E' un piacere d'estate mangiare in piazzetta!! Un plauso al comune!!! Non ho parole!!

w l'italia dei furbi ha detto...

E' un piacere d'estate come d'inverno far giocare i nostri figli nella piazza come noi abbiamo fatto da giovani ma putroppo una quindicina di persone altruiste e generose hanno deciso di appropriarsene ed adibire la piazza pubblica a loro parcheggio privato. Non ho parole neppure io!!

g.g. ha detto...

Una volta parlando con il buon Gelindo in una delle nostre merende perinaudenche definì Vallebona cosi:
"Vallebona invidia è vanità" credo che non ci siano parole migliori per descrivere questa situazione... come si fà a ripagare cosi persone che nel centro storico hanno creduto, hanno investito e dato lavoro... sono veramente INDIGNATO!

PaPo ha detto...

"Vallebona invidia è vanità" Gelindo ha ragione! Ha descritto perfettamente anche l'autrice del blog!

pia ha detto...

@PaPo Meglio essere pessimi che nulli.

pia ha detto...

PaPo Troppo facile leggere e giudicare le cose o le persone in superficie... In questo paese chi è in difficoltà è destinato a rimanerci. "Ora per me e per gli altri se ce n'è" è il motto di cui il potere si avvale e di cui beneficiano i suoi paladini. La spoon river del web, ovvero questo blog, rimarrà come testimonianza nel tempo, attraverso il quale centellino tutto ciò che HA da essere detto.
Sì, questo è un blog "contro", perchè il gionrnale del sito del Comune ha solo spazio per elogiar se stessi, non pubblica nessuna informazione di rilievo ed è solo ed esclusivamente un twitter di complimenti. I problemi non esistono. Per fortuna sono talmente "vanitosa" che non ho nessun interesse, nè economico, nè di gloria, vivo per ben altri valori. Non so se si può dire lo stesso di altre persone che addirittura trombano i colleghi per farsi largo.
In ogni caso il blog è finestra di dialogo, non di insulti, anche se la nebbia in cui viviamo induce a volte ad esprimersi con toni sostenuti.
Nessuno, finora, di chi la pensa diversamente e LEGGE questo blog, si è MAI posto per dare spiegazioni o interloquire: preferisce l'omertà o le offese.
E questo la dice lunga...