lunedì 28 ottobre 2019

A RICORDO DE 'N GRAND'OMMO di Renzo Ferrero


Ciû de quarant'anni l'è passòu
da  quande  a  l'imprevista 
n'Ommo  forte generoso e pin d'ardî
o n'à lasciòu.
L'è  stæto  comme quande s'è asmortòu
quella  torcia  ch'a brûxava chi de d'äto 
perché  quell' Ommo
che  semmo  chì  ancheu  a  ricordâ 
o  l' ëa  proprio  comme quella sciamma:   
o  Confalòn  de  l'E.R.G.
aççeisa  giorno  e  neutte
tempo  grammo  o  tempo  bon.
Tanto  tempo  l' è  passòu...resta i regordi !!
E  me  ricordo  comme  fûse  ancheu
quello  giorno  de  lûggio  pin  de 
quand'emmo sacciûo che  o no gh'ëa ciû.
Éivimo  tûtti  pe-a  stradda in  anscietæ
sperando e pregando che no fûse o véo
ma  a-a  fin  a  realtæ  a  l' ëa 
e  inti  nostri  cheu  s' ëa  fæto  o  zêo.
Forti  do    esempio  però 
nisciûn  à  mai  mollòu.
l' impegno  o  l'ëa  de  tûtti
a  Societæ  in  bonn-e  man
tanto  che  anche  ancheu
gh' è  chi  mangia  ancon de quello pan.
Ma  i  tempi  son  cangiæ
e  a-o  posto  de  forni, serbatoi e scambiatoì
oua  gh' è  l'Aquilon:
alberghi,  case,  campi  da  ballon 
e  'na stradda neuva dedicâ a quell'Ommo:
Edoardo Garron!*



Renzo Ferrero – Dialetto di Genova                                          
                                                                                                             

A  RICORDO  DI  UN  GRANDE  UOMO   

Più  di  quarant'anni  sono  passati
da  quando  all' improvviso 
un  Uomo  forte  generoso  e  pieno  di  ardire
ci ha lasciato.  
È stato  come  quando  si  è  spenta 
quella  torcia che  bruciava  qua  sopra,
perché  quell' Uomo
che  siamo  qua  oggi  a ricordare
era  proprio come  quella  fiamma: 
il Gonfalone  dell'E.R.G.
accesa  giorno  e notte,
tempo brutto  o tempo bello.  
Tanto  tempo è passato...restano  i ricordi!
E mi ricordo come fosse oggi
quel giorno di luglio pieno di sole
quando abbiamo saputo che Lui  non c'era più.   
Eravamo  tutti  in  strada  in ansietà
sperando e pregando che non  fosse vero,
ma  alla fine la realtà  era lì
e nei nostri cuori  s'era fatto il gelo.  
Forti del Suo esempio però
nessuno  ha mai mollato:
l'impegno era di tutti,
la Società in buone mani,
tanto che anche oggi 
c'è  chi mangia ancora di quel pane.   
Ma i tempi sono cambiati
e al posto di forni, serbatoi e scambiatori
ora c'è l'Aquilone:
alberghi , case, campi  da pallone
e una strada nuova dedicata a quell'Uomo:
Edoardo  Garrone!*    

   
*Scritta  in  occasione  dell' inaugurazione  della  nuova  strada dove  sorgevano  impianti  della Raffineria  Garrone

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