lunedì 23 novembre 2009

Tempo di olive

Olive varietà Taggiasca

Vallebona, come la maggior parte dei paesi dell'entroterra imperiese, coltivava quasi ed esclusivamente l'ulivo fino all'avvento della floricoltura, ovvero fin verso la metà del secolo scorso. Molti uliveti hanno ceduto il posto ai fiori, ma buona parte degli agricoltori conservano la sana abitudine di produrre ogni anno almeno l'olio cosiddetto "della provvista".
L'amministrazione comunale ha impiantato alberi di ulivo sulle pubbliche piazze, un pò per simboleggiare l'antica cultura, un pò per la bellezza intrinseca dell'albero stesso.
Ci sono sostanzialmente due critiche che si possono muovere a tale iniziativa: la prima è che impiantare un ulivo in Piazza Marconi significa impedire in qualsiasi modo la possibiltà di giocare al Pallone elastico, tradizione ben radicata nel paese e non scevra di momenti di "ritorno"; la seconda osservazione muove nel senso che non basta un simbolo "formale", ma sarebbe molto più esemplare se chi ha optato per questa decisione coltivasse o facesse coltivare un piccolo appezzamento di ulivi.
Il territorio ne sarebbe grato, visto che la maggior parte degli uliveti versano in queste condizioni di abbandono:

(fare clic ed ingrandire)

Il diaframma tra il potere e la vita dei cittadini, le urgenze del territorio, il contatto con la realtà è una forbice che si allarga aumentando sempre più la distanza tra l'uno e gli altri.

lunedì 9 novembre 2009

Le idee

Sute e ouge (sotto le logge)

Nonostante l'invito a proporre delle idee, rivolto soprattutto alla gente del posto, mi ritrovo ad essere "sola" nell'intento di inventare qualcosa che dia una spinta a questo paese-museo.
In un primo tempo ne elaborai una abbastanza insolita, in seguito un'altra più aderente alla locale realtà. Tuttavia ritengo che sia giunto il momemto di esprimerle.
Avevo premesso che in questo paese sono stati investiti molti soldi pubblici per "abbellirlo", ma non vi è stata nessuna iniziativa che abbia dato un impulso economico, anzi, i pochi esercizi esistenti hanno chiuso i battenti o ridotto notevolmente la loro attività.
Ci sono due tipi di locali vuoti, a Vallebona: le aule della ex scuola elementare e le ex stalle o cantine o magazzeni per la lavorazione dei fiori. La mia idea era quella di istituire una scuola di "lavorazione artigianale dell'oro", proponendo ad almeno un insegnante di trasferirsi temporaneamente in loco ed esercitare la sua professione direttamente sul territorio.
L'immobiliare e il mobiliare sono in crisi, l'oro è un bene rifugio. Ci sono parecchi ragazzi che nutrono perplessità sul loro futuro e innumerevoli locali in attesa di un destinazione.
Creando un'attività da sviluppare sul posto, ne può conseguire la nascita di altre di natura diversa, che permetterebbero un pullulare di iniziative. Pubblicizzarne l'esistenza, al giorno d'oggi, con gli strumenti che ci sono e per un paese a posizionato a metà strada tra Sanremo e la Francia e a tre chilometri dalla costa, non dovrebbe essere un grosso problema.
E questa era la prima idea.
La seconda è fondare una scuola "seria" per insegnare a fare i muri a secco.
Ho messo in evidenza "seria" perchè, al di là della tecnica che giustamente sta alla base di questa operazione, esiste una necessaria cultura riguardante la conoscenza e la provenienza della pietra, gli stili di lavorazione e una scelta ben precisa di questi ultimi onde evitare lo scandalo che negli ultimi decenni ha visto la luce attraverso lavorazioni e tipi di pietre usate in balìa della più incontrollata fantasia di ognuno, senza canoni prestabiliti a cui attenersi, onde evitare oscene miscellanee...
Tutto nasce dalle idee, per quanto, in prima battuta, possano sembrare astruse. L'attenzione e la formazione di gruppi di persone vocati alla stessa causa può portare lontano, anche se i percorsi possono rivelarsi difficili e incerti.
Volere è potere e le generazioni future non possono prescindere dai sacrifici di quelle che le hanno precedute.
Riflettiamoci.

P.S.: I contatti che ho preso nel frattempo con Scuole di arte orafa hanno dato risposte positive all'iniziativa.